DOMENICA 4 GIUGNO 2017

MODULO A: INTRODUZIONE A STATA

L’obiettivo del corso è quello di fornire all’utente le nozioni introduttive che consentono di lavorare autonomamente in Stata oltre a una panoramica completa delle funzioni di base, che sono illustrate attraverso una miscela di esempi concreti.

 

SESSIONE I: INTRODUZIONE A STATA

Organizzazione dei files di Stata: pwd, cd, mkdir

Interfaccia utente: le finestre di Stata

I file di Stata – tipi ed estensioni

Il lavoro interattivo

Organizzazione del lavoro in Stata

Help

Web resources in Stata – caricare updates e nuovi comandi tramite internet

Come interrompere un’esecuzione in Stata

Caricamento di banche dati in formato Stata

La sintassi di Stata

Il file log

L’uso dei commenti in Stata

 

SESSIONE II: ELEMENTI FONDAMENTALI DI STATA

Visione di sintesi dei dati: describe, summarize, table

Tipi di variabili

Il prefisso by

Etichette di valore (Value Labels)

Altri tipi di etichette

Visualizzazione dei dati – diverse modalità

Come creare, eliminare e trasformare dati

Il comando count

Il comando sort

Il comando assert

Il comando foreach

Le variabili di tipo categorico

Come lavorare con valori mancanti

 

SESSIONE III: IL FILE “DO” – UN PRIMO SGUARDO

 

SESSIONE IV: COME CARICARE I DATI IN STATA

Importare ed esportare banche dati ASCII create da spreadsheet: insheet – outsheet

Accenno al comando infile

Visualizzazione dei dati: edit, browse, list, describe, codebook

Caricamento di dati in formato string

Trattamento di numeri interi di grande dimensione

Il software Stat/Transfer

 

SESSIONE V: GESTIONE DEI DATI – FUSIONE DI BANCHE DATI

Il comando append

L’importanza delle banche dati master e using

Unione Match

Unione assicurandosi che gli elementi siano unici

Errori di unione

Updates

I dati in formato wide invece di long

 

SESSIONE VI: GRAFICI

Aspetti di base del comando graph (matrix, box, bar, pie, twoway)

Personalizzazione di un grafico

 

 

DA LUNEDÌ 5 A VENERDÌ 9 GIUGNO 2017

MODULO B: INTRODUZIONE ALLA MICROECONOMETRIA

 

SESSIONE I: ANALISI DI REGRESSIONE LINEARE IN STATA

Un semplice esempio

Un primo esame dei dati

Ottenere le “predizioni”

Regressione multipla e interpretazione dei coefficienti

Tipologie di coefficienti standardizzati

Testare ipotesi lineari sui coefficienti

 

SESSIONE II: I TEST

Identificazione e trattamento di dati anomali ed influenti

Verifica e trattamento della multicollinearità

Verifica della normalità dei residui

Controllo e trattamento dell’omoschedasticità dei residui

Verifica della linearità

Test di corretta specificazione del modello

Test di autocorrelazione dei residui (cenni)

Predizioni marginali

 

SESSIONE III: STIMATORI IV PER MODELLI LINEARI

Stimatori IV in Stata: ivregress, ivreg2

Stimatore IV nel caso esattamente identificato

Stimatori per il caso sovra identificato: 2SLS e GMM

Stimatori per modelli con regressori binari endogeni: treatreg

Limited Information Maximum Likelihood: LIML

Stimatore per sistemi di equazioni simultanee: 3SLS

Test di validità delle restrizioni di sovra-identificazione, test di rilevanza degli strumenti (weak instruments)

 

SESSIONE IV: MODELLI A VARIABILE DIPENDENTE BINARIA E CATEGORICA

Stimatori per modelli a variabile dipendente binaria in Stata: probit, logit, hetprob, ivprobit, regress

Test di specificazione e test delle ipotesi

Stima degli effetti marginali

Stimatore probit con eteroschedasticità: hetprob

Modelli binari con regressori endogeni: ivprobit

Stimatori per modelli multinomial logit: mlogit, clogit, asclogit, nlogit

Stimatori per modelli con categorie ordinate: oprobit, ologit.

 

SESSIONE V: I FONDAMENTI, GESTIONE E ANALISI ECONOMETRICA DEI DATI PANEL

Cenni preliminari:

Stata

Il modello classico di regressione lineare multivariata

Data-set in formato panel:

Gestione dei dati

Gli operatori Time Series in Stata

Benefici dei dati panel per l’analisi econometria

 

SESSIONE VI: MODELLI STATISTICI PER DATI PANEL

Il modello di regressione ad effetti “fissi”

Un metodo di stima semplice: lo stimatore in differenze prime (FD).

Stimatori più “precisi” nel caso di errori idiosincratici, white-noise: lo stimatore Least Squares dummy variable (LSDV) e lo stimatore Within. Equivalenza tra gli stimatori Within e LSDV.

Ma se l’errore idiosincratico è persistente?

Allora FD è più preciso di LSDV

Una trasformazione utile nei modelli panel: Forward Orthogonal Deviations (FOD)

Cautele da seguire per l’implementazione in Stata: significato della costante nella stima FD; significato alla costante nella stima LSDV; correzione degli standard errors nella stima Within

Eterogenità individuale: Test di significatività congiunta degli effetti fissi

Il modello di regressione ad effetti “random

Stimatore Pooled Ordinary Least Squares (POLS)

Stimatore Within

Stimatore Between

Stimatore Generalised Least Squares (GLS)

Stimatore Feasible Generalised Least Squares (FGLS)

Eterogeneità individuale: test di Breusch e Pagan

Effetti “fissi” o effetti “random”?

Test di Hausman

Un test robusto per eteroschedasticità e autocorrelazione: l’approccio della regressione ausiliaria a la Mundlak

 

SESSIONE VII: APPROFONDIMENTI

Test di autocorrelazione

Test di eteroschedasticità

Correzione degli standard errors per autocorrelazione e eteroschedasticità

La correzione di White per autocorrelazione ed eteroschedasticità suggerita da Arellano

Il risultato di Stock & Watson sulla inconsistenza della correzione di White per sola eteroschedasticità nei modelli con effetti individuali

Sbilanciamento nei dati

Modelli per dati multi-level

La critica di Moulton ai modelli che non specificano adeguatamente le componenti dell’errore con dati multi-level

Stimatori GLS per modelli con componenti multiple dell’errore

Test di specificazione

Modelli con variabili esplicative predeterminate e endogene

Stimatori LSDV e Random effects a variabili strumentali

Stimatore di Hausman-Taylor

Stimatore FD a variabili strumentali

Stimatore FOD a variabili strumentali

Cenni di stima per i modelli dinamici

Analisi di corretta specificazione: test di validità e rilevanza degli strumenti, test di autocorrelazione

Considerazioni sugli sviluppi futuri